Un caso di coscienza by DENKER Henry

Un caso di coscienza by DENKER Henry

autore:DENKER Henry
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Longanesi & C.
pubblicato: 1982-03-19T23:00:00+00:00


CAPITOLO XVIII°

Dopo un pomeriggio difficile, Jean Scofield era tornata nel suo ufficio e ora leggeva i messaggi lasciati da Maggie sulla sua scrivania. Due medici chiedevano un consulto… Un vecchio paziente che soffriva di un’infezione sifilitica non scoperta nella sua prima giovinezza aveva avuto un’altra ricaduta… Routine, insomma. Salvo tre messaggi che Jean mise da parte. Aveva telefonato Bob Tatum. Aveva telefonato Larry Braham. Aveva telefonato Horace Cameron. Tutti e tre per chiedere sostanzialmente la stessa cosa: quali erano le condizioni di Bobby e perché non l’aveva ancora dimesso.

L’interesse di Larry era giustificato, come pediatra del paziente. L’interesse di Tatum era naturale, essendo il padre del bambino. Quello di Cameron l’irritò. Il meticoloso ma diplomatico messaggio era così formulato: «Vorrebbe la dottoressa Scofield prendere in considerazione l’idea di un trasferimento aereo del giovanotto a New York o Boston per un consulto? Il signor Cameron sarebbe lieto di mettere a disposizione anche della dottoressa il proprio jet personale». Soltanto la signorina St. John poteva aver dettato quelle frasi accuratamente costruite. Ma chiamare «giovanotto» un bambino di cinque anni era un particolare di chiara marca «Cameron».

Jean richiamò una sola persona.

«Larry?»

«Jean?»

Si sentivano un po’ meno vicini, in quei giorni, dopo la loro accesa discussione riguardo a Bob Tatum.

«Ho trovato il tuo messaggio», disse Jean.

«Già… Senti, Jeannie, se non hai scoperto qualcosa, perché non mandi Bobby a casa? I Tatum cominciano a spazientirsi.»

«E proprio perché non ho trovato niente che non lo mando a casa.»

«E questo che diavolo significa?»

«Mi occorrono ancora due o tre giorni», disse Jean. Non aveva parlato a Larry della confessione di Marissa Tatum circa i due accessi che Bobby aveva avuto a casa. Pensava che la donna glie l'avesse fatta in assoluta confidenza. Riguardo alla segretezza delle comunicazioni tra medico e paziente, esisteva una sottile linea etica. Includeva il non trasmettere certe rivelazioni a un collega che si occupava anche lui del caso? Per il momento Jean preferiva pensare di sì.

«Ancora due o tre giorni per fare cosa?» l’incalzò Larry.

«Esami, osservazioni.»

«Non starai pensando a un angiogramma, vero? Non senza autorizzazione firmata.»

«Naturalmente no!» rispose Jean con enfasi.

«Allora che tipo di esami?»

«Voglio rifare l’intera serie: radiografie, EEG, ecoencefalogramma. E anche ricontrollare il livello di Dilantin.»

«Per fare questo non occorrono due o tre giorni.» Ora la voce di Larry tradiva l’esasperazione.

«Non vedo che danno può venirne a Bobby se lo teniamo qui ancora per un po’.»

«Invece può venirne, Jean», disse Larry, in tono di avvertimento.

«Come?»

«I Tatum parlano di portar via Bobby sulla loro responsabilità.»

«I Tatum? O Cameron?»

«Cameron mi ha telefonato personalmente oggi pomeriggio», ammise Larry. «Suggerisce di portare Bobby a Boston: ‘Per…’ sono parole sue, ‘avere le migliori opinioni’. ‘Vai dal migliore se vuoi il meglio’ è uno dei suoi motti preferiti.»

«’Mai permettere a un profano di praticare la medicina’ è uno dei miei.»

«Mi ha anche chiesto a che punto è il tuo rapporto sul padiglione Seaton. E cosa hai deciso in proposito.»

«Se riesco a trovare abbastanza tempo, spero di finirlo entro questo mese», rispose Jean rabbiosamente.

«Sono domande sue, non mie, Jeannie», protestò Larry.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.